Alla scoperta del borgo medievale di Castiglione di Garfagnana

Castiglione di Garfagnana è stato il più importante Castello della Repubblica di Lucca, oggi è una cittadella medievale fortificata che mostra intatto il suo splendore millenario.

Il paese è situato su una collina soleggiata e panoramica in posizione molto strategica dalla quale si domina su tutta la valle sottostante. Passando attraverso la porta del Ponte Levatorio entriamo all’interno del Borgo dentro le mura del ‘300 e ci affacciamo così nella piazza del Castello. Una volta attraversato la porta ci troviamo nella piccola ma bellissima piazza principale denominata piazza del Castello dove si trova il cinquecentesco Palazzo del Parlamento, oggi sede comunale, dove da secoli ormai si amministra la vita cittadina.

Nel centro della piazza si trova il caratteristico pozzo una volta adibitorifornimento di acqua e i palazzi più antichi, che un tempo appartenevano alle famiglie più influenti della città. La Piazza interseca anche Via Grande, oggi via Roma, una piccola strada che conduce al viale della Rimembranza che porta, in leggera salita, ad una terrazza dalla quale si gode di un’ottima vista sulla vallata e sulle Alpi Apuane.

Spicca tra di esse la Pania. Considerata la regina delle Apuane il monte Pania della Croce, assieme al Puntone di mezzo, detto il “naso” ed al Pizzo delle Saette, dà vita ad un gruppo montuoso molto particolare: l’Omo morto. Riconoscibile da quasi tutta la Garfagnana questo enorme gigante di pietra suscita curiosità per la completezza di fattezze umani riconoscibili nel suo profilo.

Il borgo oggi

Con l’arrivo della bella stagione finalmente si può andare alla (ri)scoperta di antichi borghi e respirarne di nuovo l’aria (medievale) a pieni polmoni, passeggiando lontano dal caos cittadino. Ecco quindi un viaggio da fare tutto d’un fiato in un angolo della Toscana, tra le Alpi Apuane e l’Appennino tosco emiliano in cui scorre il Serchio, alla scoperta, in ogni suo angolo, di un piccolo affascinante borgo immerso nella storia, nell’arte e nella cultura.

Castiglione di Garfagnana è bellissimo. Bellissimo per le sue mura e i suoi torrioni, bellissimo per la posizione panoramica in cui si trova, bellissimo per la quiete e la calma che vi regnano e che istantaneamente mi hanno spinto a rallentare verso un ritmo di vita più umano.

Tutto il borgo è ben tenuto. Caratteristiche ed apprezzabili sono anche le abitazioni tutte in pietra, ben curate nei minimi particolari. Passeggiare in queste strade e vicoli è piacevole e rilassante. Castiglione ha resistito a molte guerre tra Pisa, Lucca e Firenze, al grande assedio degli Estensi nel 1613, al terremoto del 1920 e alla Seconda Guerra Mondiale per arrivare fino ai tempi nostri ancora integro per poter essere così ammirato ed apprezzato da tutti. Dal 2011, è entrato a far parte dell’ Associazione Nazionale d’Identità dei Borghi Più Belli D’Italia.

Storia del borgo, del Castello e della Rocca 

La storia di Castiglione ha origine nel II secolo a.C. quando qui i romani fondarono un campo militare a difesa dei territori appena conquistati dai liguri. E fu proprio il coraggio “da leoni” con cui i liguri si opposero ai romani che diede il nome al paese chiamandolo Castrum Leonis da cui poi Castiglione.

Per tutto il medioevo il borgo fu conteso tra Lucca, Pisa e Firenze per la sua posizione strategica essendo situato sulla via che unisce la Toscana all’Emilia. Motivo per cui fu creata una buona cerchia di mura a difesa del Castello.

La cerchia attuale, lunga circa 750 mt, risale al 1371 e fu successivamente ampliata e consolidata.

Nel 1170 il castello fu conquistato dai lucchesi e nel 1172 Castiglione di Garfagnana diviene Vicarìa (ovvero un territorio su cui aveva giurisdizione un vicario). Ritorna sotto la Repubblica di Pisa nel 1342 per poi essere riconsegnata a Lucca dall’Imperatore Carlo IV nel 1371.

Nel 1433 Castiglione di Garfagnana ritornerà a Lucca, dopo l’assedio dei nemici nella lotta tra Lucca e Firenze. Durante il periodo delle “dazioni” la Vicaria di Castiglione Garfagnana, della quale molti dei comuni “si danno” al Duca di Modena, riesce a mantenersi indipendente e attorniata da territori appartenenti alla “Provincia Estense della Garfagnana”. La Fortezza lucchese nel XVII secolo fu teatro di violenti scontri tra i due ducati; tra il 1603 e il 1604 “grandi guerre” abbracciarono tutta la Valle del Serchio, rilevante fu quella del 1613. Solo con la diplomazia i due Stati risolsero il contenzioso al cospetto del Vicerè di Spagna a Milano, riportando tutto alla condizione precedente. Nel 1806, Castiglione di Garfagnana, viene assegnato al Principato di Lucca retto da Elisa Bonaparte e Felice Baciocchi.

Il punto più caratteristico ed importante di tutto il Castello è sicuramente la Rocca, dai cui si può godere di una spettacolare vista su tutta la valle della Garfagnana.

Le chiese di San Pietro e San Michele

Le due Chiese di San Pietro e San Michele, costruite nel Castro, testimoniano l’importanza del castello per la repubblica di Lucca. La Chiesa di San Michele, consacrata nel 1403, ha una facciata tardo gotica realizzata in pietra grigia, marmo rosso e marmo bianco. All’interno alcune pregevoli opere d’arte di scuola di Matteo Civitali. La Chiesa di San Pietro, costruita ai piedi della Rocca, a quanto si rileva da alcuni documenti, risulta la più antica del borgo fatta erigere nel ‘723 da due fratelli longobardi.

Eventi

La festa Medievale

Appuntamento da non mancare! All’inizio d’agosto, con una celebrazione dall’atmosfera unica, si torna indietro nel tempo con la rievocazione medievale di due giornate nella suggestiva scenografia del borgo e del castello. Tra le mura e i torrioni, tutto il paese sarà interessato da diverse manifestazioni e sarà possibile visitare l’accampamento dei Cavalieri sia alla Chiesa di S. Pietro, ai piedi della Rocca, che sul baluardo della Torricella che domina il borgo.

Si può pranzare o cenare in piazza, nelle osterie del castello, e in quella “dei briganti” ovvero la Taverna dei Frati Trappisti a S. Michele. La festa medievale di Castiglione di Garfagnana è animata da musici, artisti di strada e giullari. Il tutto insaporito da duelli, cortei con figuranti della Vicarìa di Castiglione e dell’antico calcio storico.

La processione de “I Crocioni”

Castiglione è anche lo scrigno di tradizioni centenarie che ogni anno rivivono secondo la secolare consuetudine popolare. Una delle più caratteristiche è la processione de “I Crocioni” che ha almeno due secoli e che, nella notte del giovedì santo, ripercorre l’ascesa di Gesù al monte Calvario.

Il rito del cambio della Croce a San Pellegrino in Alpe

Un rito che si rinnova ormai da oltre cinque secoli, il 1° agosto a San Pellegrino in Alpe. Sembra proprio in quella data che nel lontano 643 d.C. sono state ritrovate le spoglie del Santo che da pellegrino si trasformò in eremita proprio su queste montagne. Dopo la cerimonia religiosa viene portata in spalla la nuova croce di faggio che andrà a sostituire per un anno quella vecchia. Una volta sostituita, e dopo essere stata consacrata, i fedeli si radunano per prendere un pezzo della sua corteccia come protezione.

 

Una curiosità: San Pellegrino in Alpe è un piccolo borgo con appena 11 abitanti che si trova sulle vette dell’Appennino Tosco Emiliano, ad un’altitudine di 1525 metri ed è il paese più alto dell’Appennino.
È esattamente sul confine non solo fra i comuni di Castiglione Garfagnana e Frassinoro, ma anche fra le province di Lucca e Modena.  Nel complesso che ospita il santuario e la chiesa del paese si trova la linea di confine fra le due regioni – retaggio di quando la zona era il confine tra il Ducato Estense e la Repubblica di Lucca. La linea taglia longitudinalmente in parti uguali il santuario, che all’interno custodisce i resti mortali dei santi Pellegrino e Bianco. Vista la linea di confine tra le regioni che attraversa la Chiesa, è come se la testa e il busto dei Santi si trovassero in Emilia e le gambe in Toscana.

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